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Didattica a distanza: Belluzzi, "Intervento per contributo tecnologico"

di Monica Fabbri
8 apr 2020

Mentre i governi studiano come far tornare gli studenti sui banchi in modalità controllata, la riflessione va ad una scuola che è dovuta cambiare in fretta, adattandosi in pochi giorni a nuove esigenze. Guardando al futuro, la didattica on line può essere considerata opportunità e risorsa. “La scuola deve quindi riflettere – dice il Segretario all'Istruzione - per introdurre l'attività a distanza in maniera organica”. A San Marino, diversamente dall'Italia, mancavano gli strumenti, “si è agito nell'emergenza – spiega Andrea Belluzzi - grazie all'elasticità e capacità di adattamento dei dirigenti scolastici. Nessuno si è però improvvisato – chiarisce – ma si è lavorato condividendo metodo e modalità. Le prime settimane sono servite alla fase di preparazione, poi di rodaggio e ad oggi si lavora a pieno regime”. Un conto è però fare una didattica a distanza, altra cosa è digitalizzare l’intero processo formativo.

Sebbene il Segretario Belluzzi ritenga “più che remota” una scuola a distanza anche a settembre, occorre preparasi ad ogni scenario possibile. La didattica digitale non è solo avere la disponibilità di piattaforme, ma anche saperle usare e garantire la connettività per ogni studente. “Quello che mi preoccupa – spiega Belluzzi - è raggiungere tutti. Una riflessione come paese è fare in modo che si garantisca l'accesso alla rete informatica per permettere di lavorare dal proprio domicilio”. Superata l'emergenza, il Segretario spera di accedere agli strumenti di cui gode l'Italia. Si ragiona anche sull'inserimento di tutta la didattica a distanza nei curricula formativi e “bisognerà valutare – dice – un intervento per il contributo tecnologico, così come già avviene per i libri”.


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