Dipendenti TIM San Marino in sciopero: regole trasparenti. Zafferani: verso l'authority

E' la prima volta che i tutti lavoratori di TIM San Marino scioperano, ma non contro l'impresa. Si rivolgono a Governo e Azienda dei Servizi per chiedere regole trasparenti nel settore delle telecomunicazioni e che incentivino lavoro e investimenti privati. I dipendenti si sono ritrovati davanti al negozio al centro uffici Tavolucci per farsi sentire, soprattutto sulla questione delle tariffe di noleggio della fibra ottica Aass.

Chiedono che sia cambiato il prezzo per l'utilizzo della fibra “accesa” che, spiegano, oggi costa un solo euro in più (per utente) rispetto a quella “spenta”. Per usufruire della rete “spenta”, l'azienda fornitrice di servizi Internet – come TIM - deve sostenere maggiori costi di gestione. Questa piccola differenza di tariffa tra un sistema e l'altro, secondo i manifestanti, va a vantaggio degli operatori interessati a spendere poco in personale e investimenti, perché basterà una piccola cifra in più per avere la rete “accesa” e già pronta.

Il segretario di Stato alle Telecomunicazioni, Andrea Zafferani, replica annunciando l'arrivo di un'autorità che si occuperà di regole e tariffe, incluse quelle della fibra. Entro un mese dovrebbe essere emessa la normativa per la creazione, annuncia Zafferani.

Erik Casali, sales manager di TIM San Marino, fa riferimento all'impresa cinese ZTE che, afferma, sarà inserita nel progetto fibra in una società mista a "costo zero". Pagherà tutto l'Aass con i soldi dei contribuenti, sostiene Casali.

“Zte è un fornitore di tecnologia che non darà servizi - spiega Andrea Zafferani – ma sarà partner dello Stato per la realizzazione di rete mobile e Internet”. “In Italia – puntualizza – già lavora con Telecom”.

Mauro Torresi

Nel servizio, le interviste a Luigi Giardi, rappresentante sindacale, e a Erik Casali, sales manager TIM San Marino

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