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Direzione ISS, Andrea Gualtieri chiude il mandato: "Hanno prevalso gli attacchi strumentali"

9 gen 2020
Andrea Gualtieri

Andrea Gualtieri, in occasione della conclusione del suo mandato come Direttore Generale all'Istituto Sicurezza Sociale, saluta la cittadinanza in una lettera aperta. Un incarico che, scrive, ha rappresentato "un onore e un privilegio”.

Dall'ex Direttore soddisfazione di alcuni traguardi raggiunti, ma definisce il sistema sanitariocomplesso e con criticità pregresse”, tanto da richiedere “tempi più dilatati per concretizzare cambiamenti di una organizzazione capace di dare risposte adeguate ai bisogni di salute di una società che muta sempre più rapidamente”. Non nasconde però amarezza per “gli attacchi strumentali” subiti, che hanno prevalso “ripetto alle critiche costruttive”. Gualtieri ricorda alcune difficoltà emerse come la cronica carenza di personale e una concorrenzialità diffusa dovuta all'ingresso massiccio di strutture private nel circuito sanitario, superate grazie all'impegno da parte di tutti e una" trasparente gestione delle reali risorse economiche e umane disponibili e necessarie” che hanno consentito di “mantenere un buono stato di salute della nostra comunità”.

Rivendica le azioni effettuate nel corso del mandato, come le numerose campagne di sensibilizzazione e il potenziamento degli interventi preventivi a tutela dell’ambiente e dei luoghi di vita e lavoro e dei controlli sui prodotti, così come l'impegno per aumentare la copertura vaccinale e consolidare percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali per pazienti affetti da patologie croniche. Gualtieri ricorda anche gli impegni per migliorare i servizi dal punto di vista strutturale, come il trasferimento presso il Casale La Fiorina di tutti i servizi residenziali per gli anziani. Nella sua lettera menziona anche il rafforzamento della collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Sanità e il Ministero della Salute italiano, così come il supporto per l'accordo di associazione con l'UE. Risultati ottenuti, scrive, grazie all'impegno di tanti attori, come le Organizzazioni Sindacali e interlocutori validi per trovare soluzioni condivise, ma giudica “troppo burocratizzato” il contesto della PA per le esigenze impellenti dell'istituto.

Per il futuro Gualtieri si augura di "accorciare le distanze fra istituzioni e persone", concentrandosi sulla ricerca scientifica e per cui occorrono finanziamenti “adeguati e crescenti”. “Uno stato sociale che garantisca a tutti il diritto alla salute e alla previdenza – e che apra le proprie porte alla partecipazione attiva dei cittadini assistiti – auspica in conclusione- è la miglior difesa contro una crisi di cui per il momento non si vede alcuna fine all’orizzonte”.


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