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In dirittura d'arrivo l'inchiesta Stamina.

6 lug 2013
In dirittura d'arrivo l'inchiesta Stamina
In dirittura d'arrivo l'inchiesta Stamina
E' tornato a parlare alla stampa Carmine Vona, il paziente numero 52 delle cure "alle cellule staminali" di Davide Vannoni e della Fondazione Stamina. Il suo pellegrinaggio di infusioni ha avuto una tappa a San Marino in un poliambulatorio oggi non più in attività.
Sulla vicenda c'era stata, a suo tempo, una stretta collaborazione fra le autorità del Titano e il Ministero della Salute italiano. L'Authority sanitaria aveva avviato indagini già del 2009, dato che a San Marino vigeva il divieto di inoculare staminali a scopo terapeutico. Alla clinica in questione, anche per altre attività illecite, era stata ritirata l'autorizzazione ad operare. La struttura che invece aveva fatto domanda per conservare le staminali e aveva come socio Davide Vannoni, non è mai stata autorizzata ad operare in Repubblica.
Arriva anche la versione di Vannoni che ha dichiarato: "all'epoca dei fatti Stamina no esisteva. Il paziente si è rivolto alla società Rewind Biotech di San marino, da me presieduta, che produceva cellule staminali nel suo laboratorio secondo il protocollo di due biologi russi miei collaboratori, e dal cui protocollo, con delle modifiche, deriva l'attuale metodo Stamina". Ed ha ribadito che " Vona é stato quindi trattato in una clinica di San Marino e ha effettuato una sola infusione: ha pagato solo il costo della parte medica, ovvero - afferma Vannoni - circa 600 euro per il carotaggio e circa 300 per l'iniezione spinale". Contro la versione di Vona anche l'immunologo Marino Andolina che dice: "mi ha denunciato anche se non mi aveva mai conosciuto, in quel perido non colaboravo con Vannoni".

Valentina Antonioli

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