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Disabilità ed handicap: 3 associazioni chiedono legge quadro

30 mar 2006
Prima di tutto una ricognizione seria della popolazione disabile sammarinese e iniziative di sensibilizzazione per far conoscere il mondo della disabilità. Poi la revisione della legge sull’inserimento lavorativo obbligatorio, per dare i permessi retribuiti anche ai lavoratori disabili gravi, eliminare i vincoli esistenti rispetto al reddito percepito e coprire totalmente i costi per l’acquisto di ausili indispensabili per la vita quotidiana. Il passo successivo ad una seria programmazione dovrà essere un altrettanto serio riconoscimento dell’handicap con l’adeguamento di pensioni, assegni e indennizzi vari, eliminando i vincoli fissati dal tetto minimo salariale. Sono molto dettagliate le richieste per la scuola e per eliminare le barriere architettoniche. Si propone una legge che obblighi le Giunte di Castello a spendere almeno il 10% del loro bilancio per eliminare le barriere dagli edifici e dagli spazi pubblici. Poi l’invito a considerare delle agevolazioni per i disabili, sia nell’acquisto che nell’affitto della casa prevedendo, per i privati, l’obbligo di costruire parte delle abitazioni senza barriere architettoniche. Oltre a identificare misure per agevolare l’autonomia della persona, si chiede alla struttura pubblica di riconoscere nuove tecniche riabilitative come l’ippoterapia e la pet therapy. E' sulla famiglia, prima di tutto, che grava il peso della presenza di disabili. Di qui la richiesta di un prepensionamento di 5 anni per i genitori di persone in condizioni gravi prevedendo, nell’arco lavorativo di uno dei famigliari, una aspettativa retribuita di 2 anni, come già avviene in Italia. A San Marino - concludono le 3 associazioni 'Attiva-mente', ASDEI e Sclerosi Multipla - si avverte la necessità assoluta di una legge che garantisca alle persone con disabilità, strumenti legislativi precisi per rivendicare i proprio diritti, per avere la possibilità di trascinare in giudizio privati cittadini ma anche la pubblica amministrazione ogni volta che viene discriminata una persona disabile.

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