Dolore e polemiche, un anno fa la grande scossa in centro Italia

Un rintocco di campana per ognuna delle vittime. Lontana da telecamere e giornalisti, Amatrice ha celebrato con una fiaccolata nella notte ed in silenzio il primo anniversario del terremoto di magnitudo 6 che un anno fa spezzò 299 vite, 249 solo tra Amatrice e Accumoli. Ma anche per chi è rimasto la vita è ferma a quella notte. “Nel giorno del dolore e cordoglio- dichiara ad Rtv il sindaco di Ascoli Castelli- dobbiamo amaramente constatare che siamo ancora in piena emergenza”
Al premier Gentiloni che ha partecipato alla cerimonia di commemorazione insieme alle maggiori autorità, i sindaci hanno fatto presente che bisogna accelerare. Tra le altre cose resta critica anche la situazione delle scuole in tutte le zone terremotate di Lazio e Marche: il 34% degli istituti dove sono stati effettuati i sopralluoghi sono inagibili, secondo la Protezione Civile. Sull'era del dopo Errani i sindaci hanno le idee chiare: “il nuovo commissario deve essere un tecnico, per il futuro ci vuole meno politica e più tecnica”
Intanto l'istituto nazionale di Geomorfologia rileva l'assenza di monitoraggio del territorio, che si traduce in mancanza di prevenzione contro dissesti futuri. “Tanto più che nei versanti dell'appennino centrale – scrivono in una nota. assistiamo alla riattivazione di numerose grandi frane, in roccia e detriti”
Nel video la riflessione di Guido Castelli, sindaco di Ascoli Piceno

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