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Duro colpo inferto dalla polizia di Rimini alla prostituzione

10 mag 2011
Erano obbligate a prostituirsi in queste stanze d’albergo, oppure per strada. Dovevano garantire almeno 9000 euro al mese, altrimenti erano minacce, botte, sevizie. Soldi che permettevano ai loro aguzzini di condurre una vita agiata, di acquistare auto di lusso. Per 70 giovani donne, però, ora l’incubo è finito, sono libere; alcune piangevano, questa mattina, davanti alla Questura. 21 le ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di sfruttatori rumeni, bulgari e di un cinese; 16 sono state eseguite oggi all’alba, nel corso dell’operazione “All Inn”, che ha visto impegnati 200 agenti della Polizia di Rimini. Un colpo durissimo per le gang che gestivano il giro di prostituzione, in Riviera. I vari gruppi criminali erano organizzati gerarchicamente: il leader, in genere, risiedeva nell’Est Europa, e si avvaleva di una serie di luogotenenti che operavano nel riminese. Coinvolte anche 5 prostitute, che avevano il compito di “istruire” le colleghe su come vestirsi e come atteggiarsi per adescare i clienti: dei veri e propri “caporali”. Il cinese, invece, - già coinvolto in un’inchiesta del 2009 - era titolare dell’albergo in via Mantova, dove le giovani si prostituivano.

Gianmarco Morosini

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