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È moria globale di api, oltre il 50% di perdite in Europa. A San Marino dati precisi nel 2020

La presidente della Cooperativa Apicoltori Sammarinesi, Melissa Marzi: "Servono strategia di tutela e aree di protezione. Va ridotto al massimo l'utilizzo di pesticidi a livello privato e di agricoltura intensiva"

7 set 2019
Nel video l'intervista a Melissa Marzi
Nel video l'intervista a Melissa Marzi

Le api di tutto il mondo stanno morendo, a rischio l'esistenza stessa dell'umanità. I dati di Greenpeace negli ultimi inverni indicano perdite fino al 53% in Europa. Addirittura peggio gli Stati Uniti: in alcuni casi si sfiora il 90%. A San Marino è ancora presto per stimare il fenomeno, ma alcune anomalie sono già sotto gli occhi degli apicoltori: dalla sciamatura straordinaria alla lenta e progressiva scomparsa anche di altri insetti impollinatori. Le cause sono molteplici: la varroa, il parassita killer; l'inquinamento ambientale; eventi climatici straordinari; ma soprattutto il massiccio utilizzo in agricoltura di pesticidi, sia a livello privato che intensivo.

Serve, dunque, correre ai ripari e creare in generale situazioni e sinergie di protezione delle api. 

Guarda l'intervista alla presidente della Cooperativa Apicoltori Sammarinesi, Melissa Marzi


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