Earth Hour: un'ora di buio per un futuro sostenibile

Da Parigi a Sidney, passando per Londra. Nella serata di ieri, in tutto il mondo, sono stati spenti, simbolicamente, i maggiori monumenti: la Tour Eiffel, il Tower Bridge, il Big Ben, Piccadilly Circus, il London Eye, l'Opera House, il grande arco di Nuova Delhi, le Petronas Towers di Kuala Lumpur, il Castello di Edimburgo in Scozia, la Porta di Brandeburgo a Berlino, la Cattedrale di San Basilio a Mosca, il Colosseo di Roma. Lunghissima la lista dei paesi che hanno risposto all'appello globale della 'Earth Hour', un'ora di buio per sensibilizzare sul cambiamento climatico, con decine di milioni di persone che si uniscono all'iniziativa, spegnendo le loro luci di casa.

In Italia l'evento è stato appoggiato dalla Federazione dei Verdi che hanno chiesto agli iscritti di spegnere le abitazioni. Si tratta di un gesto apparentemente piccolo, ma importante: “è necessario dare un segnale forte, anche con una valenza fortemente simbolica come questa, che è possibile pensare e dare vita ad un futuro sostenibile, se si uniscono le forze di tutti", come è stato scritto in una nota. "Il Cambiamento Climatico è un problema reale - aggiungono i Verdi - e questo è il messaggio da inviare ai Governi, che devono agire in maniera efficace per mettere in campo misure di mitigazione e di adattamento. Bisogna ripartire dalla conversione ecologica, in primis attraverso lo stop all'utilizzo di fonti di energia da combustibili fossili a favore delle rinnovabili e dell'efficienza energetica".

fm

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