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Emanuela Stolfi (Apas): “Governo finalmente parte civile, ma le misure sono arrivate troppo tardi”

Inoltre la presidente della Protezione animali sammarinese svela: “Un altro cane morto tre settimane prima nella stessa zona, ma nessuno ci ha informati. Forse si potevano evitare gli ultimi avvelenamenti”.

di Filippo Mariotti
11 giu 2025
Emanuela Stolfi (presidente Apas)
Emanuela Stolfi (presidente Apas)

Dopo l’annuncio del Governo di San Marino sulla costituzione di parte civile nel processo contro il presunto “killer dei cani”, arriva la reazione dell’Associazione Protezione Animali Sammarinese. A parlare è la presidente Emanuela Stolfi, che accoglie positivamente la presa di posizione istituzionale, ma non risparmia critiche sui tempi e la gestione complessiva del caso.

“Siamo soddisfatti almeno di questa presa di posizione del Governo – ha dichiarato – era auspicabile, dopo tanto tempo, la costituzione di parte civile dell'Eccellentissima Camera. Penso fosse un atto doveroso”. Ma il punto critico resta la lentezza con cui si è intervenuti: “Le misure prese adesso arrivano forse con un po’ di ritardo. Riteniamo che se fossero state intraprese prima, sarebbe stato possibile salvare i due cani di Faetano”.

Stolfi ha poi rivelato un elemento inedito: “Mi risulta che tre settimane prima un altro cane a Faetano sia deceduto dopo una passeggiata, sempre in quella zona. Lo abbiamo saputo casualmente solo ieri”. Anche in quel caso, l’animale sarebbe morto per sospetto avvelenamento, ma senza che l’episodio fosse portato alla luce in modo tempestivo. “Se fosse stato segnalato chiaramente – aggiunge – si sarebbero potuti prevenire questi ultimi avvelenamenti drammatici.”

La presidente dell’Apas sottolinea l’urgenza di un’accelerazione giudiziaria: “Riteniamo che si giunga presto anche al rinvio a giudizio. Siamo certi che il Tribunale stia facendo quanto necessario, ma rappresentiamo la preoccupazione dei cittadini, con o senza cani”.

E il timore, conclude Stolfi, si estende oltre il mondo degli amanti degli animali: “Comprendiamo perché i turisti cominciano ad avere dei dubbi a frequentare il nostro Paese, soprattutto con animali al seguito. Ma penso ci sia anche chi si preoccupa per i bambini, a questo punto.”





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