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Emilia Romagna, dopo l'alluvione aumenta il rischio di zanzare e virus. I consigli dell'esperto per proteggersi

di Silvia Fabbri
4 giu 2023
L'entomologo Claudio Venturelli
L'entomologo Claudio Venturelli

Dopo l'alluvione che ha colpito l'Emilia Romagna resta alta l'allerta nei territori interessati. Con l'arrivo del caldo, l'acqua stagnante può essere l'elemento ideale per la formazione di zanzare. Abbiamo chiesto a Claudio Venturelli, entomologo del dipartimento di Sanità Pubblica dell'Ausl Romagna, quali rischi può comportare la particolare situazione che si è creata e anche quali sono i rimedi più efficaci contro questi fastidiosi insetti.

Dottor Venturelli, ci saranno più zanzare questa estate, in seguito agli allagamenti che si sono verificati?
La prospettiva in questa prima fase è quella di un aumentato numero, sono quindi già state prese contromisure e piani straordinari con trappole che ne catturano “gli adulti”. A seconda della percezione ci sono soglie di rischio o di disagio. Se si superano, scatta il piano straordinario per l'adulticida. In questo momento non c'è circolazione virale, ma con una maggior diffusione di zanzare, il pericolo in tal senso crescerebbe, qualora si riscontrasse la presenza di virus trasmissibili da tali insetti. Il piano straordinario per il disagio, in alcune zone, è già stato attivato e sono partite le prime disinfestazioni. Se il tempo non cambierà, probabilmente ne verrà fatta richiesta anche in altre aree del forlivese e del cesenate. Nel frattempo è aumentato il numero di trappole, messe due volte a settimana invece che una ogni due. Questo consente di monitorare più spesso un'eventuale circolazione virale che -come affermato poco fa-, non è al momento rilevata. Data l'allerta è comunque già pronto anche un piano straordinario per gestire eventuali emergenze.

A causa di caldo e ristagni d'acqua, si rischiano virus pericolosi?
Attualmente il virus più monitorato è il Dengue – rispetto a Chikungunya e Zika - perchè preoccupa la sua diffusione a livello mondiale. Potrebbe scattare l'emergenza in caso tornasse qualcuno contagiatosi all'estero poichè la zanzara tigre è in grado di diffonderlo. Da noi è infatti un virus d'importazione. Se si intercettasse un malato si attiverebbe quindi il Piano arbovirosi, in vigore dal 1 maggio fino 30 ottobre, già predisposto prima dell'alluvione.

Quali misure efficaci possiamo adottare per evitare la proliferazione di zanzare nell'ambiente, a casa propria o attorno alla propria abitazione?
L'acqua è l'elemento a rischio. Bisogna eliminare ristagni inutili e trattare contro le larve le zone in cui non è possibile eliminare le pozze. Ad esempio le caditoie dei tetti possono essere rese inoffensive con zanzariere e coperchio, evitando in tal modo che le zanzare entrino a depositare uova.

Quali sono i rimedi più efficaci e da preferire, fra i tanti in circolazione, per la persona e per gli ambienti?
Gli zampironi, da esterno, funzionano bene. Mentre fra i rimedi per proteggere il corpo dalle punture, i braccialetti non hanno efficacia dimostrata, così come gli ultrasuoni. Vanno bene invece i repellenti cutanei. Quelli chimici hanno una durata maggiore mentre quelli naturali minore e vanno riapplicati più spesso.

Chi sono i soggetti più a rischio e che attirano maggiormente le zanzare?
Le zanzare sono sensibili al sudore quindi avvertono maggiormente i bambini, le donne in gravidanza o allattamento e gli sportivi per via del metabolismo accelerato. Tali insetti sono in grado di captare l'acido lattico fino a 70 mt di distanza.






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