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Esame di maturità: ecco come cambia

11 gen 2019
Maturità 2018Esame di maturità: ecco come cambia
Esame di maturità: ecco come cambia - Marco Podeschi</strong> ha illustrato le novità ai capigruppo consiliari. Il preside delle Superiori...
L'esame di maturità cambia anche a San Marino. Marco Podeschi ha illustrato le novità ai capigruppo consiliari.

Gli insegnanti della Scuola Secondaria Superiore hanno partecipato attivamente, aderendo al gruppo di lavoro su base volontaria. Sono state analizzate le modalità in vigore e le principali innovazioni introdotte dal decreto italiano del 2017.

“Si è voluto garantire la permeabilità dei sistemi non rinunciando alle peculiarità della scuola sammarinese”, spiega il Preside delle superiori Giacomo Esposito. Tra i principi condivisi, i criteri di attribuzione del punteggio. È stata ridotta l’incidenza delle prove di esame dando maggior rilievo al credito scolastico maturato nel corso del triennio. “Si premia la continuità dell'impegno – spiega il preside – penalizzando meno gli studenti che potrebbero risentire del fattore emotivo”. Sull'alternanza scuola-lavoro, estesa in Italia a tutti gli indirizzi, il discorso rimane aperto. È stato attivato un altro gruppo di lavoro dato che nel Bel Paese – come spiega Esposito - i risultati sono eterogenei. L'esperienza a San Marino continua a rientrare esclusivamente nel curricolo dell’indirizzo economico. È in corso una ricognizione per valutarne l'applicabilità.

Per quanto riguarda l'esame orale, si vuole valutare maggiormente il profilo culturale del ragazzo, non riproponendo una sorta di interrogazione ordinaria ma tenendo conto anche dell'esperienza extrascolastica. “Non bisogna dimenticare – ricorda Esposito – che i nostri ragazzi oltre ad essere studenti sono anche sportivi, hanno tanti interessi in discipline come arte, danza, ed è giusto valorizzarli. Serve al loro processo di maturazione”. Novità anche nello scritto. È soppressa la terza prova, compensata in parte dalla possibilità di aprire la seconda a più discipline. “In questo modo – conclude Giacomo Esposito - garantiamo una equiparazione generale della struttura della maturità ma al tempo stesso non rinunciamo alle caratteristiche del nostro sistema. E teniamo aperta la possibilità di valutare eventuali innovazioni successive”.

MF

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