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Essere genitore: dibattito con le famiglie effidatarie

9 nov 2005
Essere genitore: dibattito con le famiglie effidatarie
'Il figlio fantastico. Il figlio che ci è dato. Ciascuno cresce solo se sognato'. Si è discusso dell'essere genitori nell'incontro organizzato dall’associazione famiglie adottive e affidatarie di San Marino e dalla Giunta di Castello di Serravalle. 'Il figlio - ha spiegato il presidente dell'AFAAS, Riccardo Guerra - nasce dal desiderio di realizzare la propria maternità e paternità e che questo desiderio ha bisogno di maturare in uno spazio libero che il bambino può riempire poco alla volta'. Nella maternità biologica questo spazio viene riempito, poco alla volta, durante la gravidanza e mette la madre e il padre in condizione di cominciare a costruire una relazione immaginata con il nascituro. Con l’adozione, invece, pur mancando questo momento di profonda relazione che la gravidanza consente, si può realizzare ciò che di più importante c’è per l’essere umano e cioè l’essere fatto figlio, l’essere desiderato.
Vittoria Sanese, direttore del consultorio familiare di Rimini, collabora da ormai 5 anni, con l’Associazione delle Famiglie Adottive e Affidatarie di San Marino. E’ lei a ricordare che è molto più facile fare il genitore piuttosto che esserlo. Spesso infatti identifichiamo l’essere genitore con la cura biologica del figlio. La madre deposita questa cura mano a mano che il bambino cresce ed entra in livelli più complicati di rapporto. 'Il genitore di oggi, ha sottolineato la psicologa, fa fatica a compire questo passaggio e identifica il suo fare il padre o la madre sempre con la cura biologica che anziché essere abbandonata diventa sempre più complessa: il corso di nuoto, la palestra, la dieta, il sonno, il peso e la fame. L’essere genitori invece è un rapporto in cui si riceve la propria identità: io sono, non faccio il padre e la madre'.

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