Estradizione illegittima, presenterà maxi risarcimento a San Marino

Sia la custodia cautelare in carcere sia l’estradizione di Giuseppe Toniolo in Italia sono state illegittime. Ad affermarlo la Corte Europea dei Diritti dell’uomo a cui Toniolo si è rivolto attraverso l’avvocato Umberto Guerini. I fatti risalgono al 2009. Su rogatoria della Procura di Roma, nell’ambito dell’indagine Miraggio, la magistratura sammarinese arrestò Giuseppe Toniolo in attesa dell’accoglimento della richiesta di estradizione. Richiesta che venne istruita in maniera anomala, facendo riferimento sia alla convenzione di buon vicinato del 1939, sia al trattato del 1957 che non è, tra l’altro, mai entrato in vigore. Toniolo, dopo il parere positivo del Commissario Buriani e la delibera di presa d’atto del Congresso di Stato venne estradato in Italia il giorno dopo la scadenza dei termini di custodia cautelare e il tribunale sammarinese respinse tutti i ricorsi presentati all’epoca dai suoi legali Tania Ercolani e Paride Bugli. Tutta la procedura, dunque, a giudizio della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo fu viziata da una sequela di errori e ora, in forza della sentenza, Toniolo chiederà allo stato di San Marino un risarcimento di 100 mila euro. Residente in Repubblica da 23 anni l’uomo è stato praticamente distrutto dalla vicenda giudiziaria. Ha dovuto interrompere la sua attività lavorativa e per complicati tecnicismi gli è stata negata anche la possibilità di accedere alla pensione nonostante egli creda di averne i requisiti. Anche per questa ragione ha presentato un ricorso, mentre in Italia il suo processo è ancora all’udienza preliminare.

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