Fiaso: l'Italia rischia di perdere migliaia di medici, è allarme

Tra 5 anni ci saranno 11.803 dottori in meno nel settore ospedaliero italiano. È il campanello di allarme lanciato dalla Fiaso, la federazione delle aziende sanitarie pubbliche. Le cause principali sono rappresentate dal fatto che il 35% dei medici lascia il lavoro prima dei limiti di età: perché vanno in prepensionamento o perché scelgono di lavorare privatamente. Le carenze maggiori si registrano per igienisti, patologi clinici, internisti, chirurghi, psichiatri, nefrologi e riabilitatori. Un altro problema, spiega la federazione sanitaria, è la poca fiducia degli specializzandi in medicina verso il servizio pubblico. Uno su quattro preferisce intraprendere da subito la strada delle strutture private. Prospettiva questa, che rischia di complicare ulteriormente la già difficile situazione sammarinese. Un emergenza però che potrebbe essere trasformata in opportunità. Il presidente di Fiaso Francesco Ripa di Meana spiega che per arginare il problema si dovrebbe offrire una maggiore valorizzazione delle professioni non mediche. Un'altra opportunità può essere anche quella di affiancare tutor esperti a fianco di medici neo laureati per la gestione dei pazienti meno gravi. 

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