Fermo pesca e cassa integrazione; fermento tra i pescatori riminesi

La rete rischia di rompersi con il peso di due incertezze: nessuna traccia della cassa integrazione dei pescatori del 2014, nessuna notizia della data d'inizio del divieto della pesca a strascico, il famoso fermo pesca 2015. Sabato i pescatori si sono riuniti ed hanno sottoscritto un messaggio inviato al Ministero: un ordine del giorno, scrive la Flai Cgil, che sollecita Inps e Ministero a decidere il fermo e pagare gli arretrati. Tantopiù che le giornate di fermo sono aumentate mentre l’indennità che in passato veniva erogata dal Ministero con una retribuzione di mille euro al mese, è stata sostituita nel 2009 dalla cassa integrazione e scesa a 700 euro, con in più un anno di ritardo. I pescatori chiedono il sostegno della Regione, che già oggi con una nota stampa parla di regole troppo restrittive imposte dalla Ue europea sulle vongole. Non una risposta diretta al problema sollevato, ma la dimostrazione di come sulla pesca la Regione affili le armi, sia a Roma che a Bruxelles.

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