
Nel giorno di scadenza del bando per l’organizzazione del Festival di Sanremo 2026-2028, è arrivata una sola offerta: quella della Rai. Una conferma quasi scontata dopo le parole del direttore artistico Carlo Conti, ma che rappresenta un passaggio cruciale dopo la sentenza del Tar che aveva imposto la manifestazione d’interesse.
Il Comune di Sanremo si dice soddisfatto: “È un momento chiave – commenta il sindaco Alessandro Mager – abbiamo agito con trasparenza e determinazione per valorizzare ulteriormente il Festival”. Il bando fissava paletti stringenti: 6,5 milioni di corrispettivo minimo per l’amministrazione, eventi collaterali obbligatori e clausole sugli ascolti.
Ora si apre la fase di verifica e negoziazione. Ma non mancano le critiche: la FIMI, per voce del CEO Enzo Mazza, denuncia l’insostenibilità dei costi per le case discografiche e chiede una revisione dell’intero impianto organizzativo. Intanto, il 22 maggio è attesa la decisione del Consiglio di Stato sull’appello presentato da Rai e Comune.