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Fondazione Caponnetto. Mafia: un fatturato da 20 mln di euro in E-R

1 ott 2012
Fondazione Caponnetto. Mafia: un fatturato da 20 mln di euro in  E-RFondazione Caponnetto. Mafia: un fatturato da 20 mln di euro in E-R
Fondazione Caponnetto. Mafia: un fatturato da 20 mln di euro in E-R - Quel che salta all'occhio già dal prologo del rapporto 2012 è che la ricca Emilia Romagna è terra di...
Quel che salta all'occhio già dal prologo del rapporto 2012 è che la ricca Emilia Romagna è terra di conquista per le organizzazioni malavitose: le infiltrazioni – facilitate da soggiorni obbligati raggiunto in alcune zone livelli di colonizzazioni preoccupanti. Si presume addirittura che il fatturato oscilli attorno ai 20 miliardi di euro: presente da anni la criminalità organizzata pugliese e quella mafiosa siciliana, in evoluzione quella straniera, che ha la capacità di operare con soggetti provenienti da diversi etnie. Le più radicate, grazie anche alla collaborazione di colletti bianche compiacenti, sono però le 'ndrine calabresi,che operano nel riciclaggio di danaro, nelle estorsioni e nell'usura. Un ruolo rilevante, nella criminalità mafiosa campana, lo svolge il clan dei casalesi in particolare sotto il profilo di imprenditoria criminale.
Ed è proprio il mondo dell’impresa quello più esposto: la crisi economica rende il settore ancor più vulnerabile rispetto alla malavita, ed è una maggiore vulnerabilità che si estende anche a tutto il tessuto sociale in presenza di nuove insicurezze. Un radicamento, continuando con una analisi per così dire sociologica del fenomeno, facilitato dal carattere accogliente degli abitanti, meno introverso dei vicini toscani. Terra fertile per le organizzazioni, che sanno adattarsi: archiviano i metodi violenti e stabiliscono una sorta di pax: stringono alleanze e e collaborazioni, realizzano vere e proprie holding imprenditoriali. Anche la vicinanza di San Marino, secondo il Rapporto, ha avuto un ruolo rilevante sugli interessi in Regione delle mafie. Un ruolo che l' operazione Staffa e i 5 milioni di euro reimpiegati nel Titano per conto di più gruppi di criminalità organizzata,.ha recentemente confermato. Ma il rapporto evidenzia anche un risveglio delle coscienze. Bologna, chiede e ottiene una sede operativa della DIA. San Marino istituisce una commissione antimafia per accertare le responsabilità della politica. Un modo coraggioso di non abbassare la guardia. Perché, per fortuna, non è ancora troppo tardi.

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