Fotovoltaico, boom di richieste. AER chiede al Governo confronto e dice no a pannelli sui terreni

Il presidente dell'Associazione Aziende Energie Rinnovabili Luciano Zanotti: "Bollette, guerra e Covid hanno risvegliato le coscienze"

Si assiste ad un cambiamento epocale nell'approccio di cittadini e aziende sammarinesi ai temi del risparmio energetico. L'AER, Associazione Aziende Energie Rinnovabili, rileva come la sua spinta decennale a meno gas e più sole stia raccogliendo grande consenso, quasi una “corsa isterica”, la definisce il Presidente Luciano Zanotti. “Se prima – spiega – si costruivano 100 impianti fotovoltaici all'anno, oggi è probabile che si arrivi a 500”.

Mette in guardia dal tutto e subito: “La legge sammarinese è innovativa ma complessa”, e invita a pianificare gli interventi affidandosi a professionisti del Titano, che quella legge la conoscono bene. “Ci sono richieste continue di trasferimento dall'energia del gas all'energia solare, frutto di una campagna che facciamo da tanti anni. Però oggi bollette, guerra e Covid hanno risvegliato le coscienze. Noi di AER sappiamo dare una risposta a tutti, quindi suggeriamo di pianificare con cura e di avvalersi delle aziende sammarinesi”.

Per affrontare al meglio il cambiamento in atto, l'Associazione chiede al Governo un tavolo di dialogo, pronta a supportarlo come ha già fatto dal 2005 per la legge sulle rinnovabili. Chiediamo di organizzare una serie di incontri che possano portare a leggi nuove e innovative, così come lo sono state le precedenti. Abbiamo competenze ed idee”, afferma Zanotti, che teme modifiche pesanti da parte dello Stato all'approccio al fotovoltaico. La nostra preoccupazione è di non essere interpellati adeguatamente, perché riteniamo di avere un know-how interessante per il Governo, affinché le leggi vengano dal basso e non dall'alto.

Ci sono possibilità di interventi dall'esterno e questo va bene perché magari il know-how non è ancora maturo però possiamo governarlo. Suggeriamo inoltre al Governo di non intaccare i nostri bellissimi territori e terreni, perché c'è tanto edificato e va utilizzato come superficie di appoggio. Ci saranno sicuramente molti industriali ed imprenditori contenti di mettere a disposizione i loro tetti”. Il messaggio di Zanotti è chiaro: “Nessun pannello sul terreno”.

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