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Frodi fiscali: arrestato l'imprenditore Corabi

11 gen 2007
E’ di ieri la notizia dell’arresto per truffa di Giampaolo Corabi.
Deve rispondere di frode al fisco per oltre 235 milioni di euro. Giampaolo Corabi è stato inchiodato dalla Guardia di Finanza di Prato e dalla polizia valutaria delle fiamme gialle di Roma con una inchiesta definita come la più importante finora condotta sulle frodi dell’Iva.
Ma il commercialista riminese era già conosciuto a San Marino per il suo coinvolgimento, come parte lesa, in un episodio di criminalità avvenuto nel maggio del 2004. Un ordigno era infatti esploso davanti alla villa di Mike Bruschi, a Cailungo. L’abitazione in quel momento era stata affittata ad una società finanziaria svizzera, la Fey Research. E nella villa risiedeva da qualche tempo proprio Giampaolo Corabi, allora amministratore della stessa società.
Ancor prima, a Rimini, un altro ordigno era esploso in Via Monte Titano, nell’ex studio del commercialista. Atti intimidatori che non hanno avuto alcun seguito e non si è mai arrivati all’identificazione dei responsabili. Dopo quei fatti, i rapporti di Giampaolo Corabi con San Marino si sono interrotti. La Gendarmeria fa sapere che il professionista non ha mai fatto richiesta di permesso di soggiorno, né di residenza. I suoi sono sempre stati solo rapporti di lavoro con il Titano.

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