Il funerale del padre minore AUGUSTO SAVELLI

Padre Augusto era un religioso sin dall'infanzia. In casa lo chiamavano “gustì”, il più piccolo. Entrato in seminario in tenera età era diventato frate e sacerdote, parroco nelle Marche e missionario nel mondo, da buon francescano era rimasto per sempre un frate minore nel cuore e nelle opere anche a San Marino dove ha concluso il suo cammino di fede e testimonianza genuine, in letizia e simpatia, sopportando il dolore della malattia che lo aveva colpito alcuni anni fa. accogliendo e amando tanta gente aveva 'lavorato' incessantemente fino all'ultimo: il giorno di Santo Stefano aveva concelebrato e confessato in cripta i fedeli sammarinesi nella sua chiesa del CUORE IMMACOLATO DI MARIA. Aveva cenato con i suoi e si era, in silenzio, addormentato per sempre senza preavviso come solo lui sapeva fare...
Alle esequie c'era una grande famiglia 'allargata' nella fede a ricordarlo e amarlo: parenti, nipoti e cugini dalle sue Marche; i confratelli con il provinciale dei frati minori, che ha presieduto la messa dicendo parole d'affetto vero condivise; sacerdoti e parroci diocesani e di altri ordini, diaconi e accoliti, insieme alla sua gente della Guardia d'Onore, uomini e donne, sempre presenti nella vita del santuario; tanti amici e fedeli da ogni dove; i borghigiani e i sammarinesi mestamente lo hanno portato fino al cimitero di Domagnano accogliendolo (come lui aveva fatto con tutti noi) a perenne ricordo nella “Nazione del Santo”.
fz

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