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Gastronomia: a Riccione “L’arte secondo il Gastronauta”

14 set 2007
La Piadina
La Piadina
La mostra è firmata da Davide Paolini, firma della cultura gastronomica italiana. E’ un viaggio, tra 16 prelibatezze trasformate in sculture e quadri. Un talebano della piadina, così si definisce Paolini che invita a tornare al testo per gustare davvero questa specialità romagnola. E’ criminale, aggiunge, il regolamento che vuole estendere il territorio del formaggio di fossa da Bologna ad Ascoli, così come è un falso di macellaio quello che spacciano per lardo di colonnata, il prodotto più contraffatto in assoluto.
Noi, aggiunge Andrea Muccioli, quest’anno usciamo dal Consorzio del formaggio di fossa. Abbiamo perso la battaglia contro i politici che fanno regolamenti solo a fini industriali. Questa, sottolinea Muccioli, è una bastardata pazzesca che si fa ad un territorio. E se i politici locali non si muovono faranno la stessa fine l’olio, il miele e lo scquacquerone che vogliono produrre a Reggio Emilia. Muccioli punta il dito contro quelli che chiama “politici collusi con gli interessi industriali che, per la gastronomia, non producono mai disciplinari o regole verso l’eccellenza.” Abbiamo intorno a noi una fortuna, aggiunge il sindaco di Riccione Daniele Imola. Le nostre colline e le campagne stanno crescendo e cominciano a sfornare prodotti di qualità. Bisogna fare della Riviera un luogo dove metterli in vetrina tutto l’anno.
Riccione ospiterà dunque il percorso di avvicinamento a “Squisito” che vedrà arrivare produttori da tutto il mondo anche da quei Paesi, sottolinea Muccioli, dove si cerca con fatica di sostituire le coltivazioni di cocaina e oppio con i prodotti della terra. Dal Perù, dalla Colombia, dall’Afghanista arriveranno miele, caffè, cacao, spezie e il prezioso zafferano di Herat. Dagli Stati Uniti il progetto che vede la trasformazione dei prodotti alimentari come veicolo di recupero dei senzatetto. Complessivamente 45mila metri quadri per 120 stand con i prodotti dei migliori artigiani del cibo italiano. 7 spazi in cui regioni e province presenteranno le eccellenza enogastronomiche dei loro territori, 12 interpretazioni del “cibo di strada” e 12 chef pluristellati. Il tutto innaffiato da 150 cantine italiane.

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