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Gaza, non tiene il cessate il fuoco

16 nov 2012
Notte di bombe su Gaza
Notte di bombe su Gaza
Sta continuando a salire di intensità il conflitto in medio oriente. Da Gaza partono i razzi sparati verso Israele e le brigate Al Qassam vantano anche l’abbattimento di un Caccia con la Stella di David. Israele continua con i Raid aerei sulla striscia di gaza che sono continuati anche in mattinata durante la visita del premier egiziano, nonostante ci fosse un impegno per la tregua. In Israele tornano a risuonare le sirene che preannunciano attacchi missilistici e a Tel Aviv sono stati riaperti, dopo 21 anni, i rifugi pubblici. L’ultima volta era successo con gli scud lanciati dall’Iraq di Saddam all’epca della prima guerra del Golfo. Israele ha richiamato 16mila riservisiti e la radio militare Israeliana ha annunciato che ci si sta preparando alle operazioni di terra. Incerto il bilancio delle operazioni militari: almeno 3 i palestinesi uccisi, nelle ultime ore, mentre una donna israeliana è rimasta ferita ad Ashdod, ma sono numeri assolutamente parziali. In una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio il Presidente dell’Anp Abu Mazen ha detto che questo è il momento buono per la riconciliazione con Hamas ed ha annunciato l’arrivo nei territori palestinesi del segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon entro due, tre giorni
E il presidente egiziano Mohamed Morsi tuona contro Israele definendo gli attacchi su Gaza "una eclatante aggressione contro l'umanità". Mosca sostiene gli sforzi del Cairo per normalizzare la situazione nella striscia di Gaza. "La cancelliera tedesca Angela Merkel fa appello all'Egitto perché usi la sua influenza su Hamas per invitare a placare la violenza". Analogo il senso delle parole del premier italiano Monti.
Il Ministro degli esteri tedesco Westerwelle prende invece una posizione piu’ netta: "Le cause di questa escalation sono da attribuire agli attacchi missilistici di Hamas da Gaza, che hanno prodotto considerevoli danni e anche molte vittime sul versante israeliano". L'Alto rappresentante Ue per la politica estera Catherine Ashton si è detta "profondamente preoccupata per l'escalation di violenza in Israele e a Gaza" e ha chiesto che gli attacchi di Hamas cessino e che la risposta di Israele sia proporzionata.

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