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La Gendarmeria affina le tecniche di scorta

4 dic 2009
La Gendarmeria affina le tecniche di scorta
Cinque giorni di formazione intensiva per sette uomini della Gendarmeria sui principi di sicurezza da adottare nelle scorte alle personalità. Sono stati addestrati in particolare a specifiche tecniche di discesa dalle auto in movimento. Hanno appreso le corrette procedure di intervento in caso di pericolo: la pronta reazione per garantire un anello di sicurezza intorno alla macchina su cui si trova la personalità. Il corso, autorizzato dal capo della Polizia italiana Manganelli, è stato tenuto dal personale dell’Ispettorato di Pubblica Sicurezza del Vaticano, guidato dal Vice Questore aggiunto Marco Scarpa. Lo stesso gruppo che di norma si occupa della scorta a Papa Benedetto XVI su tutto il territorio nazionale. Insieme al dott. Scarpa, sono saliti sul Titano, in qualità di istruttori, il sostituto commissario Marzulli e l’assistente capo Arcidiacono. La finalità del corso non è quella di fare sfoggio di armi oppure dare nell’occhio con azioni di forza, bensì quella di essere vigili ma allo stesso tempo discreti e rispettosi della personalità che si va a tutelare. "Queste tecniche – riconosce il Vice Questore aggiunto Scarpa – hanno avuto una rapida presa sui gendarmi coinvolti. In pochi giorni hanno imparato ciò che di solito si apprende in 5 settimane e con ottimi riscontri. Pertanto si sono dimostrati attenti e capaci”.

Silvia Pelliccioni

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