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Gheddafi accerchiato. Il Pentagono dispone contingenti armati attorno alla Libia

28 feb 2011
“Migliaia di morti se gli imperialisti ci attaccano”. Gheddafi non lascia, reagisce e minaccia. Ma, di fatto, il rais è accerchiato: consiglieri militari statunitensi, britannici e francesi sarebbero già in Cirenaica per collaborare con gli insorti contro il regime di Gheddafi. Per fermare il rais nessuna opzione viene esclusa: il Pentagono dispiega contingenti armati – oltre 1800 marines - attorno alla Libia, “pronti ad ogni eventualità”, mentre la Casa Bianca lancia l’ipotesi: “Per Gheddafi, l’esilio”. L’Unione Europea rafforza le risoluzioni del Consiglio di sicurezza, varando un pacchetto di sanzioni, mentre la Corte penale internazionale dell'Aja avvia l’esame preliminare sulle violenze contro i dimostranti. La comunità internazionale cerca di stabilire un contatto con il consiglio nazionale libico, nato ieri a Bengasi a sostegno delle aspirazioni democratiche delle popolazioni, ma il portavoce replica: “Non abbiamo contattato i governi stranieri, nessuno deve intervenire”. Continua la corsa degli oppositori verso ovest, per lanciare l'assalto finale alla capitale, mentre nuovi combattimenti si registrano a Misurata, dove è stato abbattuto un elicottero militare libico. Dal golfo della Sirte, è partito il cacciatorpediniere della Marina Militare alla volta di Catania, con a bordo 298 persone.

Annamaria Sirotti

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