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Gheddafi torna in tv e dice: “Io sono la Libia”

2 mar 2011
Gheddafi torna in tv e dice: “Io sono la Libia”
Gheddafi torna in tv e dice: “Io sono la Libia”
E’ stata una giornata di morte, di bombardamenti, di dichiarazioni. Un raid aereo sulla città di Brega, a 200 chilometri da Bengasi, ha provocato almeno 14 vittime, dati non confermati. E Gheddafi è tornato in tv per la terza volta per dire che la rivolta è orchestrata da Al Qaeda e che ci sarebbe una cospirazione per impossessarsi del petrolio. Minaccia milioni di morti, il Colonnello, in caso di attacco ONU e degli Stati Uniti: “combatteremo metro per metro - dichiara - fino all''ultimo uomo e all’ultima donna, e verseremo sino all'ultima goccia di sangue per difendere il nostro territorio”. Intanto tre navi americane sono entrate nel canale di Suez e si avvicinano al Mediterraneo. Le Nazioni Unite valutano l’ipotesi di una ‘no-fly zone’ ma la Lega araba fa sapere di essere contraria. Bordate anche contro l’Italia, costretta - dice Gheddafi - ad ammetter i suoi errori. Manda a dire: “La Libia siamo noi: io e la mia famiglia”. Frasi che per il ministro Frattini rappresentano un segno di debolezza. Il presidente della Commissione Europea, Barroso, insiste: Gheddafi deve andarsene”. All’Aja, intanto, è stata aperta un’inchiesta formale sui crimini commessi in Libia dall’inizio della rivolta.

Sonia Tura

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