Il Giappone con gli USA contro il piano nucleare iraniano

Il Giappone con gli USA contro il piano nucleare iraniano.
E riguardo all’Iran e alle sanzioni contro i suoi piani nucleari, sta lavorando a stretto contatto con gli Usa anche il Giappone che ridimensionerà il peso dell'import di petrolio. “Vogliamo intervenire per ridurre ulteriormente la nostra quota del 10%” - ha detto il ministro delle Finanze Jun Azumi, dopo l' incontro col segretario al Tesoro Usa che ha dichiarato l’intenzione di tagliare la Banca centrale dell'Iran dal sistema finanziario globale. “Siamo nelle prime fasi di consulenza con Giappone e altri nostri alleati”, ha proseguito, individuando nell'istituto centrale il centro di smistamento principale dei pagamenti petroliferi.
E sale la tensione anche dell’occidente con l’Iran. Le raffinerie europee hanno iniziato a interrompere i loro rapporti con Teheran fermando le transazioni del greggio in vista del prossimo summit europeo che potrebbe imporre un embargo completo sul petrolio iraniano. La conseguenza delle decisioni internazionali sarà un aumento del prezzo del petrolio. Ne è convinto il ministro dell'Ambiente Corrado Clini. Le ripercussioni delle "tensioni sul petrolio", rileva il ministro, avrebbero "un segnale importante sul prezzo come "già ha avuto in passato". Tra i diversi effetti potrebbe poi esserci "lo sganciamento del valore del gas e dell'olio".

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