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Giochi del Titano: nel 2022, +45% rispetto all'era pre-covid

Intervista al Direttore Salvatore Caronia. Circa 18,5 milioni di euro di apporto alle casse dello Stato, tra imposte e utili. Il 93% della clientela arriva dall'Italia

di Luca Salvatori
31 gen 2023
Nel video l'intervista a Salvatore Caronia
Nel video l'intervista a Salvatore Caronia

Dopo il biennio 2020/2021, durante il quale è rimasta chiusa diversi mesi causa pandemia, nel 2022 la sala da gioco di Rovereta è tornata alla piena operatività. Positivo il raffronto rispetto all'era pre-covid. “Ci aspettavamo un 2022 con tante incognite. Le abbiamo superate – dichiara il Direttore della Giochi del Titano Salvatore Caronia – e abbiamo avuto una crescita sul 2019 superiore al 45%, con un fatturato di 27,5 milioni”. Nella società Giochi del Titano lo Stato, con il 74%, è il maggior azionista mentre il 26% è della Camera di Commercio.

Consistente l'apporto per le casse pubbliche, riferito all'anno appena trascorso: “In base ai dati di pre-consuntivo – afferma il Direttore della Giochi del Titano – 18,5 milioni, tra imposte e utili”. Salvatore Caronia dirige la sala da gioco di Rovereta dal 2009, dopo aver svolto lo stesso incarico per 13 anni al Casinò di San Remo: “ Quando sono arrivato ho trovato un'azienda quasi prossima alla chiusura. Abbiamo dovuto invertire la rotta cambiando la nostra offerta di giochi. Oggi – dice Caronia – si può puntare seriamente a diventare una vera e propria casa da gioco, come prevede il nostro piano industriale”. La Giochi del Titano dà lavoro a 75 dipendenti e circa 25 collaboratori, per garantire l'apertura 365 giorni all'anno dalle 14 alle 6 del mattino. Il 93% della clientela è italiana e il 7% domestica.





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