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Gioco d'azzardo: il comitato per il No, "ce l'hanno fatta, è stato legalizzato"

9 ago 2014
Gioco d'azzardo: il comitato per il No, "ce l'hanno fatta, è stato legalizzato"
Gioco d'azzardo: il comitato per il No, "ce l'hanno fatta, è stato legalizzato"
Finalmente ce l’hanno fatta! Dopo anni, o meglio decenni, di discorsi sui pro e i contro e moralismi più o meno finti, grazie al decreto n.126 del 29 luglio scorso (in particolare l’art.6), la Repubblica di San Marino legalizza il gioco d’azzardo.
Sì, perché grazie a questo decreto che permette giochi di ogni sorta e senza limiti definiti di puntata la Repubblica di San Marino ritorna nell’era del casinò e del “gioco d’azzardo”, grazie all’articolo 6, sarà permesso organizzare tavoli da cash game poker, tavoli di roulette, black jack e tutto il resto, in questo modo i nostri concittadini amanti dell’azzardo non dovranno più rintanarsi nelle storiche bische clandestine travestite da bar col rischio, seppur molto remoto, che le forze dell’ordine facciano il loro lavoro, le famose leggende più o meno reali dei bar e degli alberghi passati da una mano all’altra al ritmo delle mani di poker non saranno più solo oscure dicerie di paese, ma fatti alla luce del sole.
Tutto questo con la benedizione di uno dei governi, almeno a parole, più lontani dall’idea di sviluppo basato su casinò a giochi d’azzardo: Alleanza Popolare che ne ha sempre fatto una bandiera per la difesa dei cittadini dal gioco patologico, come lo spigherà a quelle 700 famiglie?, Noi Sammarinesi che ha sempre fondato parte delle sue vittorie elettorali annunciando e promettendo la chiusura di ogni sorta di gioco in repubblica, come lo spiegherà ai suoi elettori?, il Partito dei Socialisti e dei Democratici che ha sempre parlato come inutile e dannoso modello di sviluppo, come lo spiegherà a chi ha sempre creduto in un futuro riformista?, la Democrazia Cristiana che, sempre china ai
voleri del clero, ne ha sempre fatto un tabù fin dal ’57 con i fatti di
Rovereta, come lo spiegherà a chi ha sempre creduto nei suoi valori?
Sarà per questo che il decreto porta la data del 29 luglio? Forse il governo di Bene Comune spera così di evitare che il “lamentoso” popolo sammarinese non se ne accorga perché in vacanza o con la testa altrove?
A questo punto speriamo che il governo faccia almeno un favore al suo popolo, speriamo che, probabilmente a settembre, quando il Consiglio ratificherà questo decreto si cominci a parlare con i termini giusti sul tema dei giochi, che si abbandonino le ipocrisie lessicali come “giochi della sorte” o “Giochi del Titano” che si cominci a chiamarli con il loro vero nome “giochi d’azzardo” e
“Casinò del Titano” non solo per correttezza di linguaggio ma soprattutto perché, almeno, nei casinò ai residenti non è permesso entrare.

Comitato contro il gioco d'azzardo
comunicato stampa

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