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Giornata contro l'impunità per i crimini contro i giornalisti: 35 i cronisti uccisi nel 2021

2 nov 2021
@UNESCO
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Oggi si celebra la Giornata internazionale delle Nazioni Unite per porre fine all'impunità per i crimini contro i giornalisti. La ricorrenza è stata indetta dall’ONU nel 2013, in memoria dell'omicidio di due giornalisti francesi Ghislaine Dupont e Claude Verlon, uccisi nel Mali nello stesso anno. Quattro anni prima, più di trenta giornalisti erano stati uccisi nel massacro di Maguindanao, nelle Filippine, in quello che è considerato ad oggi l’attacco mortale contro i giornalisti più grave della storia.

Fra il 2006 e il 2020 l'UNESCO riferisce che oltre 1.200 giornalisti sono stati uccisi in tutto il mondo, con circa 9 casi su 10 che non sono stati risolti. "L'impunità - riferisce l'organizzazione- porta a più omicidi ed è spesso un sintomo del peggioramento dei conflitti e della scomparsa della legge e dei sistemi giudiziari. Da qui la richiesta globale ai governi e alla società civile di unirsi agli sforzi globali per porre fine all'impunità. Secondo l'International Federation of Journalists sono 35 i cronisti uccisi nel 2021.

Aumentano inoltre gli atti intimidatori nei confronti degli operatori della stampa, in particolare sui social media. 123 i casi censiti in Italia secondo l'ultimo monitoraggio della Federazione Nazionale Stampa, aggiornato al 31 luglio. Un trend in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno del 19%. La maggior parte delle minacce, oltre la metà, arriva via web. Meno di un atto intimidatorio su cinque arriva dalla criminalità organizzata, mentre crescono le minacce a sfondo socio-politico.





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