Giornata internazionale della disabilità: parte il confronto per l'inclusione lavorativa. Revisione del Decreto del 91

Nessuna retorica ma progetti concreti.
Lavoro e dignità, due parole che parlano di inclusione, servizi e realtà virtuose. Ci dicono che c'è ancora tanto da fare. I problemi, a San Marino, sono noti.
In primis manca una banca dati. Se ci si muove al buio diventa più difficile programmare politiche efficaci. All'orizzonte c'è la revisione del decreto del 91, quello che prevede l'assunzione di un disabile ogni 20 dipendenti. “Non è concretamente attuato”, spiega Zafferani. Segreterie a Sanità e Lavoro hanno collaborato in sinergia per un nuovo testo. Il 19 dicembre il primo confronto con le parti sociali.
Tanti gli interventi, da una migliore comunicazione fra uffici all'indicazione da parte della commissione per gli accertamenti sanitari delle capacità residue dei lavoratori.
Sul fronte dell'inserimento si profilano per il datore di lavoro non più un obbligo ma tre opzioni, tra cui un contribuito per lo sviluppo di progetti per la disabilità e l'esternalizzazione di servizi a cooperative sociali.
Insomma, occorre pensare ad un modello nuovo di inclusione lavorativa che non sia più prevalentemente finalizzato all'inserimento nel settore pubblico. 

Nel servizio le interviste al Segretario al Lavoro Andrea Zafferani e direttore Ufficio Lavoro Loris Francini.

MF

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