Giornata della Memoria, il messaggio della Reggenza

La memoria della Shoah quale monito per le generazioni presenti e future, nel mostrare la barbarie cui l'uomo può arrivare nei confronti dei propri simili. Ricordare, trasmettendo le testimonianze di chi ha vissuto dolore e umiliazione è un dovere morale verso le tante vittime dell'Olocausto.
I Capitani Reggenti, Lorella Stefanelli e Nicola Renzi, ricordano lo sterminio di minoranze e degli ebrei come un progetto che ha minato le base del vivere insieme, i valori fondanti della stessa civiltà europea, e come realtà storica che continua ad interrogare e scuotere coscienze.
Richiamano l'oggi, negli inquietanti segnali che “confermano il pregiudizio antisemita, il disprezzo della dignità e della vita, emarginazione dei deboli, intolleranza ai diversi”. In evidenza il pericolo di non riuscire a tracciare un discrimine netto fra il bene e il male, di non condannare la negazione di una verità che porta invece a contrastare la violenza.
Chiedono che la memoria condivisa del male tenga vive le coscienze, nell'affermare che “la libertà del nostro simile dipende anche dal nostro impegno e dalle nostre scelte”. Richiamano Hanna Harendt nello scongiurare il rischio che “la mancata vigilanza, la caduta del senso etico, l'oblio delle vicende” portino ad accettare la disumanità e l'orrore cui può giungere l'uomo guidato dall'odio e dal fanatismo.
L'appello a tutti i sammarinesi per far proprio il messaggio di questa giornata, e il ruolo fondamentale della scuola nell'educare a questo importante momento formativo per le coscienze.

AS

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