Quest'anno la Giornata Mondiale è l'occasione per chiarire preconcetti sbagliati e i falsi miti legati al tumore. Ciò che non è dunque: non un problema solo di salute, ma con implicazioni di vasta portata, sociale ed economica per esempio. Non una malattia dei paesi ricchi o degli anziani: colpisce tutte le fasce della popolazione e sono proprio i paesi in via di sviluppo che ne pagano un prezzo maggiore. Non è una condanna a morte: molto tumori, che in passato venivano considerati incurabili, oggi posso essere affrontati e combattuti. I dati, anche a San Marino, lo confermano: il Registro dei Tumori pone la Repubblica tra i paesi a più alta sopravvivenza per patologie neoplasiche. I dati evidenziano come buone politiche sanitarie, attente alla prevenzione e alle più moderne strategie terapeutiche, incidano positivamente su mortalità e, soprattutto, su sopravvivenza. Tanto che la Segreteria alla Sanità annuncia campagne educative su fattori a rischio come fumo, alimentazione ed inquinamento ambientale. Ma torniamo alla casistica: dai dati 1992-2011 dell' Associazione Oncologica Sammarinese emerge che i tumori colpiscono prevalentemente le persone aver 50, con un picco negli ultraottantenni. E’ il tumore della mammella la neoplasia più frequente nelle donne, mentre nell’uomo il tumore più frequente ed in continuo aumento è quello della prostata. L'analisi dei dati conferma una possibilità crescente di sopravvivenza a tutti questi tipi di tumore: un terzo dei casi più diffusi può essere sconfitto. “ Risultati- secondo la segreteria alla sanità e sicurezza sociale - ottenuti grazie ad una efficace azione di prevenzione attraverso gli screening, che consentono una precoce individuazione dei tumori ed una più efficace terapia”. Ed ecco sfatato l'ultimo falso mito. Non è un destino. Il cancro può essere evitato e sconfitto.
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