Ogni grande evento porta con sé e trasmette al mondo un'immagine che lo rappresenta. Oggi l'abbiamo mostrata anche noi, nella lunga diretta di San Marino RTV da Piazza San Pietro: il Papa leggermente chino, che dopo aver pregato in silenzio, tira le ante e chiude i battenti della porta santa, l'ultima ad essere chiusa per il giubileo della misericordia. Un'immagine intensa, potente, che entra nel cuore dei fedeli, mentre viene intonato l'inno "Misericordes sicut Pater". E' una Roma blindata con imponenti misure di sicurezza. E' stato un anno santo in cui non sono mancate contestazioni, dentro e fuori la Chiesa. E c'è chi fa notare che ci si aspettava più di 21 milioni di pellegrini. Dio perdona sempre. Benedetto XVI definiva la misericordia il volto di Dio. Ed è quella, per Papa Bergoglio, la via che la Chiesa dovrà seguire, anche al termine dell'Anno santo straordinario. Porte spalancate a peccatori, non credenti o di altre fedi. Misericordia sempre, da una Chiesa lontana dalla dottrina rigida e ammonimenti morali su valori non negoziabili, e che ha portato Papa Francesco ad affrontare diverse ostilità da vescovi e cardinali. Arriviamo ad oggi, alla processione in abiti liturgici, al rito sul sagrato della Basilica vaticana. Il pesante portone di bronzo si chiude e resterà sbarrato fino al prossimo Giubileo ordinario, previsto per il 2025.
MF
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