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Giustizia, lettera COE: botta e risposta fra Renzi e Ugolini

di Monica Fabbri
25 ago 2020
Il Segretario Massimo Andrea Ugolini e Nicola Renzi
Il Segretario Massimo Andrea Ugolini e Nicola Renzi

Non si placano le tensioni sulla giustizia, in attesa dell'apertura in Consiglio del comma in seduta segreta che affronterà anche le dimissioni del Consigliere Belluzzi dalla Commissione. Ieri sera, sul sito del Coe, è stata pubblicata la lettera inviata al Segretario agli Esteri Beccari dopo la trasmissione a Strasburgo da parte del Governo del fascicolo di integrazione di tutti gli atti, dalla rimozione dell'ex Magistrato Dirigente Valeria Pierfelici ad oggi. Proprio ieri RF annunciava di aver chiesto al Segretario generale del Consiglio d'Europa chiarimenti sulla missiva, oggi consultabile sul sito.

Il capogruppo torna alla carica, definendo quanto dichiarato ai microfoni di Rtv dal Segretario alla Giustizia “di una gravità estrema”. “Come già sulla legge 1 del 2020 – attacca Nicola Renzi - Ugolini non l'ha raccontata giusta, non solo al Consiglio ma a tutti i cittadini, tenendo all'oscuro i consiglieri e tutti i sammarinesi dai veri contenuti della lettera”. Ringrazia per la pronta risposta del Coe alle sollecitazioni di Repubblica Futura su una missiva dai contenuti – dice - chiarissimi: “il consiglio giudiziario rappresenta il centro dell'autonomia della magistratura e non può avere ingerenze”.

“Repubblica Futura – commenta il Segretario Ugolini – è solita dimenticare come i problemi in materia di Giustizia siano sorti nel corso della passata legislatura, quando il titolare della Segreteria di Stato era proprio Nicola Renzi”. Poi ribadisce quanto già dichiarato: il Consiglio d'Europa è stato informato delle linee di indirizzo di una nuova riforma dell'ordinamento giudiziario – spiega - a fronte del dibattito avvenuto in Consiglio. “La nuova riforma cercherà, nel rispetto delle piccole dimensioni di un paese come il nostro, di adottare tutti i criteri che possano salvaguardare la separazione e l'indipendenza dei poteri dello Stato, tenendo conto delle raccomandazioni degli organismi internazionali che fanno parte del programma di governo”. Ugolini rimarca quindi la disponibilità dell'Esecutivo a collaborare, proprio nel rispetto di quei principi.

Leggi la lettera del COE


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