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Giustizia: le rogatorie a San Marino

18 lug 2007
Tribunale di San Marino
Tribunale di San Marino
La maggior parte delle rogatorie sono italiane, quasi due su dieci. Ma ogni anno arrivano richieste di indagine anche da altri paesi. San Marino non ha però sottoscritto la convenzione sull’assistenza giudiziaria internazionale, ragion per cui l’iter di queste richieste è diverso dalle altre.
Da agosto 2006 a ieri ne sono arrivate 5, provenienti dalla Svizzera, di cui una dal Canton Ticino, dal Brasile, Albania e Francia. Nello specifico non riguardano cittadini sammarinesi, ma chiedono di fare luce su reati di tipo amministrativo. Dalla presenza di conti bancari, alla verifica di immatricolazioni di veicoli, altre volte chiedono l’acquisizione di testimonianze, o di verificare fatti e circostanze a favore di qualche soggetto.
La pratica giunge per prima sul tavolo della Segreteria agli Esteri e di li alla Giustizia. Un primo accertamento – di tipo tecnico – del tribunale stabilisce se il reato è procedibile anche a San Marino, se il lavoro di indagine può risultare utile all’inchiesta, se la domanda è circostanziata e non ambigua. In somma una sorta di esame di conformità dopodiché torna sul tavolo del Congresso di Stato. Spetta infatti all’esecutivo autorizzare il tribunale ad evadere la rogatoria. Nel 2006 in totale ne sono arrivate 160 a Palazzo di Giustizia, tutte evase entro l’anno, con tempi che variano a seconda della complessità della richiesta. E per il futuro la segreteria alla giustizia sta verificando l’iter per la sottoscrizione della Convenzione.

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