Green Pass: flop delle manifestazioni e viaggiatori in regola

Stazioni blindate per evitare disagi dopo le minacce dei no pass, con il Viminale che si era detto pronto alla linea della tolleranza zero contro chi interrompe i servizi. Nel giorno del green pass obbligatorio sui treni a lunga percorrenza, da Milano a Napoli, passando per Rimini – storica roccaforte del movimento no vax - pochi manifestanti e nessun blocco. Chi temeva ritardi o che la stazione fosse presa d'assalto ha tirato un sospiro di sollievo. Il Green Pass ha trovato preparati i viaggiatori, provvisti di tutti i documenti necessari. Al punto tamponi di Milano Centrale, aperto dalle 7.30 alle 15.30, una fila ordinata.
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Ci sono state, però, eccezioni. Un pakistano è stato fatto scendere alla stazione di Pavia dal treno Frecciabianca Milano-Roma: era in possesso di regolare biglietto, ma senza il "documento verde". Qualche polemica, poi, per l'obbligo a scuola: alcuni professori di Milano e Torino hanno denunciato ai carabinieri di essere stati respinti dal preside perché non ritenuto valido il loro certificato medico.
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