Luciana Castellina, giornalista e scrittrice, a lungo europarlamentare ospite alla serata di Libera al Titano, alle 21, sul conflitto russo-ucraino.
“Per carità, fermiamo questo disastro! Cerchiamo di impedire che possa andare avanti. Capisco che ci sia una reazione istintiva di chi è stato aggredito e vorrebbe rispondere e combattere, ma capisco meno che responsabili capi di Governo dicano 'mandino armi e combattiamo'. Bisogna sapere dove si vuole arrivare. E' evidente che i ragazzi ucraini armati di armi tradizionali non potrebbero mai vincere contro i carri armati sovietici bisogna sapere che dire 'armiamoci' - cioè 'armatevi', che è diverso - vuol dire chiamare sempre più coinvolgimenti militari. Che peraltro non sono banali: questa è una zona circondata di base Nato, che già sappiamo essere anche dentro il territorio, perché si vede dal tipo di armi che vengono usate, che sono molto sofisticate. Io non sono affatto equidistante tra Ucraina e Russia, sono contro l'aggressione russa e in favore dell'Ucraina. E non sono equidistante tra i pacifisti e quello che attualmente la Commissione europea, i Governi europei, non parliamo degli Stati Uniti, stanno facendo, soffiando sul fuoco invece di calmare le acque. E trovo di un cinismo francamente orripilante che si dica 'mandiamogli le armi e combattano', come se fossimo di fronte a un dipinto risorgimentale - tutti con la bandiera, alle 5 giornate di Milano - e tutto questo in un terreno che è pieno di centrali nucleari”.