“Hanno ucciso L’Unità” L’addio in edicola ai lettori

“Hanno ucciso L’Unità” L’addio in edicola ai lettori.
Dentro la storia e nel futuro di un giornale. "L'Unità" chiude e lascia lavoratori e lettori senza la possibilità di raccontare ed ascoltare. Si spegne una voce storica dell'informazione italiana. Gli azionisti della società editrice in liquidazione non hanno trovato l'intesa su nessuna delle ipotesi sul tavolo per salvare la testata. "Questa storia non finisce qui", il comitato di redazione non si arrende. "Hanno ucciso l'Unità" campeggia oggi sulla prima pagina del giornale fondato da Gramsci nel 1924, che aveva scelto questo titolo "puro e semplice, che sarà un significato per gli operai e avrà un significato più generale". Sedici pagine bianche in segno di "protesta ovviamente, ma soprattutto di allarme". Così, nell'editoriale intitolato 'E' la terza volta che ci spengono, ma non ci fermiamo', il direttore, Luca Landò spiega la scelta fatta per il penultimo numero (l'ultimo sarà domani), in edicola. «È sorprendente che il Pd non sia riuscito a trovare una soluzione per L'Unità - sottolinea Landò - avrebbe almeno potuto appoggiare il progetto di Fago», socio di maggioranza della Nie in liquidazione, che aveva proposto di affittare e poi acquistare il ramo d'azienda.

VA

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