PRIVACY DAY

“Il cittadino prima di tutto”: diritti, tutele e responsabilità nel convegno promosso dall'Authority

“Una maratona proficua che ci ha dato la possibilità di focalizzare il tema attraverso le diverse prospettive”: professionale, bioetico, giornalistico e non solo. E' il Presidente dell'Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali di San Marino Umberto Rapetto a fissare, in ultima analisi, l'obiettivo del convegno telematico, che si è svolto nel Data Protection Day, proprio per tirare le fila di un percorso iniziato nel 2018 con l'emanazione della legge n.171 a cui sono seguite negli anni alcune mirate modifiche.

Due ore di confronto per riaffermare principi di tutela granitici. “Il cittadino prima di tutto”, certamente nelle intenzioni della politica, esplicitate dai Segretari di Stato agli Interni Elena Tonnini e alle Finanze Marco Gatti, lanciando “la sfida di costruire un'Authority che possa diventare modello di riferimento anche per gli altri Paesi”.

Il Privacy Day, allora, come momento annuale di sensibilizzazione e orientamento sull'importanza di proteggere i dati personali dai rischi di una loro cattiva gestione ma anche per delineare la responsabilità dei soggetti che i dati li trattano oltre a raccoglierli. Materia che si va ad “intersecare in maniera completa in questo scenario con l'universo libero-professionale sammarinese, incidendo sulla attività di avvocati, notai, commercialisti ed esperti contabili.

Protezione dei dati che "è diritto fondamentale indissolubilmente correlato ai diritti della persona" – ricorda Licia Califano, già componente dell'Autorità Garante per la Privacy italiana – ,spesso violato dalle insidie del web “con gli “over the top” (i grandi operatori) – ha aggiunto Rapetto – che riescono a vampirizzare l'universo digitale a farne le spese sono sempre i cittadini”.

Anche a San Marino dunque si procede verso la logica del bilanciamento di un interesse tra titolare del trattamento e i soggetti interessati. “Particolarmente attenzionato dall'Authority – fa sapere Patrizia Gigante, componente dell'Authority – è il tema del consenso ai dati, spesso reso dall'utente in maniera inconsapevole”, vedi le insidie derivanti da alcune tipologie di cookies.A tal proposito l'Authority ha anche aperto un'istruttoria mirata contro le piattaforme social, sulla privacy in rapporto ai giovani.

Capitolo privacy e diritto all'informazione: un equilibrio estremamente difficile dettagliato da Maria Teresa Lamberti, Caporedattore Giornale Radio Rai: veridicità, continenza e pertinenza come elementi ineludibili della notizia, nell'ottica della sussistenza dell'interesse pubblico alla divulgazione, ma tenendo presente il diritto a tenere segreti atti e comportamenti relativi alla sfera più intima della persona.

A completamento del ragionamento proposto da Lamberti, Francesco Bongarrà, neo presidente dell'Autorità Garante dell'Informazione alla sua prima uscita pubblica dopo la nomina. “Diritto di cronaca e alla riservatezza – ha detto - devono camminare di pari passo, trovare la necessaria cooperazione tra le parti per fornire il migliore servizio possibile a garanzia del cittadino”.

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