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Il contrasto alla criminalità è un dovere di tutti: istituzioni, magistratura e forze dell'ordine a confronto

Si è parlato anche di San Marino: un vicino scomodo?

di Sara Bucci
14 feb 2020

La criminalità organizzata come agente di trasformazione sociale. Si è parlato anche di San Marino nel corso del convegno organizzato, all'Università,  dalla Prefettura a  Rimini. Lo spessore del territorio in alcuni numeri: sei processi per mafia ancora pendenti in tribunale, tre avviati nel 2018, 28 passaggi di proprietà di alberghi segnalati alla prefettura perché sospetti. L'invito a continuare a tenere la guardia alta, l'importanza della prevenzione in un territorio in cui anche i reati spia cambiano, la necessità di ribaltare il paradigma dell'analisi: un imprenditori di origine criminale può passare inosservato solo in un determinato tipo di mercato, pronto a venire colonizzato con la miope convinzione di trarne profitto economico.   La zona grigia non può essere un alibi quindi, ed il convegno voluto dalla Prefettura è stato il messaggio forte di una comunità che si mette in gioco, per innalzare la capacità di risposta.  Sottolineato anche, nella specificità del territorio, la vicinanza con San Marino Mafie.  !Non ce l'ho con la Repubblica di San Marino,- ha detto il sindaco Andrea Gnassi-   che però deve avviare un processo forte che porti a una nuova frontiera sul credito", 

Nel video l'intervista a  Giuseppe Amato, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bologna DDA; Nicola Morra, Presidente Commissione parlamentare di inchiesta sulle mafie ed Elisabetta Melotti Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rimini


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