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Il discorso dei Capitani Reggenti eletti

1 ott 2020
Il discorso dei Capitani Reggenti eletti

La Reggenza accoglie con sentimenti di viva e profonda gratitudine l’alto messaggio augurale pronunciato da Sua Eccellenza Monsignor Paul Emil Tscherrig, Nunzio Apostolico, Decano del Corpo Diplomatico e Consolare accreditato in Repubblica, che, come di consueto, esprime fiducia, alti propositi e valori essenziali, particolarmente sentiti all’esordio di questa solenne Cerimonia.

Un messaggio profondo, per i richiami e i moniti accorati a un’azione istituzionale che sia sempre guidata dal superiore interesse del bene comune, specialmente nell’attuale situazione che, inaspettatamente, ha messo in luce le fragilità dell’esistenza e l’interdipendenza nell’azione comune.

Grazie di cuore, Gentile Eccellenza, per le Sue parole, di cui faremo certamente tesoro nel corso del semestre. Ed è proprio alla presenza dell’Alto Plenipotenziario della Santa Sede, che desideriamo richiamare l’Udienza, concessa soltanto un mese fa dal Santo Padre alla Reggenza in carica, che ha rinnovato e confermato il rapporto speciale che unisce la Repubblica di San Marino, fermamente ancorata alla tradizione cristiana del suo Santo Fondatore, alla Santa Sede e al suo Pontefice.

Nell’attuale contingenza in cui le Istituzioni e i cittadini sammarinesi sono chiamati a reagire con cosciente determinazione ad un impasse di carattere economico e sociale, l’appello fraterno di Papa Francesco a non abbandonare mai i capisaldi della nostra identità storica e culturale e la nostra vocazione all’unità e alla solidarietà, rappresentano la strada maestra da percorrere senza esitazione né tentennamenti, ma con la forza della nostra eredità storica, politica e morale.

Siamo altresì lieti e onorati di porgere il nostro saluto più deferente ai Rappresentanti diplomatici e consolari convenuti in Repubblica in occasione di un’antica e peculiare Cerimonia, che attribuisce loro la più alta stima e considerazione, anche per l’omaggio che, attraverso la presenza, intendono rendere allo Stato e alle sue più alte Istituzioni. Salutiamo con lo stesso spirito di viva cordialità tutti coloro che, a causa delle restrizioni in vigore, non hanno potuto essere presenti.

Siamo certi che il processo inarrestabile di internazionalizzazione di San Marino, realizzato anche attraverso l’ampliamento delle sue relazioni con un numero crescente di Stati ed organismi multilaterali, sia un punto fermo ed oggi irrinunciabile, della nostra politica estera.

Un piccolo Stato - quale San Marino - che collabora con i più grandi, offre e riceve rispetto e collaborazione nella misura in cui sa porsi - e la Reggenza ne è convinta - con l’autorevolezza della sua millenaria storia di libertà, di democrazia e di indipendenza, unita alla sua più moderna reputazione di partner affidabile e trasparente, promotore dei principi, indifferibili, della legalità e del rispetto dei diritti.

Anche in questa Sede desideriamo riconoscere con gratitudine ai vostri Stati e ai vostri Governi, e precipuamente alle Vostre persone, le concrete manifestazioni di generosa e amichevole solidarietà, di cui siamo stati destinatari nel periodo più recente e che hanno consentito alla Repubblica di gestire l’emergenza sanitaria; a nome del Popolo sammarinese, ve ne saremo sempre profondamente grati.

Con sentimenti di alta stima e profonda considerazione accogliamo e diamo il benvenuto in Repubblica all’Ambasciatore d’Italia a San Marino Sergio Mercuri, a due giorni dal suo ufficiale accreditamento.

All’alto diplomatico dell’amica Repubblica Italiana, desideriamo formulare l’augurio di un fecondo mandato nell’assicurazione che, da parte sammarinese, non mancheranno disponibilità e collaborazione massime, nel solco del rapporto storico, fraterno ed esclusivo di amicizia e buon vicinato che accomuna, in maniera sinallagmatica e strategica, i nostri due Stati e i nostri due Popoli.

Allo stesso tempo, un pensiero va al predecessore, l’Ambasciatore Guido Cerboni, la cui abile e costante tessitura diplomatica, unita ad un alto e generoso profilo umano, accompagneranno sempre il ricordo di un sincero amico della Repubblica.

L’Italia è da sempre un interlocutore privilegiato e un partner affidabile della Repubblica, nel rapporto bilaterale e multilaterale, particolarmente europeo; non possiamo esimerci dal riconoscere con sincera gratitudine il ruolo proattivo e la presenza solidale dell’amica Nazione Italiana, anche nell’attuale e imprescindibile percorso, che vede la Repubblica impegnata a negoziare un Accordo di associazione con le competenti Istituzioni comunitarie, che anche di recente hanno dimostrato la loro concreta vicinanza alle nostre esigenze.

Siamo certi - Gentile Ambasciatore - che attraverso la Sua qualificata e comprovata esperienza, potremo proseguire nel percorso di rinnovato rilancio delle solide e fraterne relazioni e di definitiva rimozione di alcune criticità persistenti.

All’avvio di questa solenne Cerimonia, siamo altresì lieti e onorati di accogliere e di porgere il più vivo benvenuto a San Marino al Capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Confederazione Svizzera, Sua Eccellenza Ignazio Cassis, che oggi ricoprirà l’alto incarico di Oratore Ufficiale.

A Sua Eccellenza Cassis rinnoviamo sentimenti di deferente gratitudine per la sua visita sul Titano e per aver accolto l’invito a svolgere un adempimento istituzionale particolarmente caro ai sammarinesi, che vogliamo interpretare quale rinnovata attestazione di amicizia e proficua collaborazione tra i nostri Stati; ne è conferma anche la firma, avvenuta nella giornata di ieri, del Memorandum di Intesa concluso a livello bilaterale, a significare un rapporto solido, proiettato verso forme di rinnovata cooperazione.

I due Stati vantano una storia parallela nel perseguimento costante di una pace effettiva e duratura tra le Nazioni e tra i Popoli e una comune tradizione di neutralità attiva che attribuisce ad entrambi - ma in modo particolare alla Svizzera - la capacità di porsi quale sede e promotore di confronto, di mediazione e di dialogo tra i Paesi.

Ed è proprio su queste antiche e comuni fondamenta, unite all’attuale percorso di ammodernamento e innovazione dei rispettivi sistemi statuali, che si è sviluppato e rafforzato un rapporto intenso, che ha prodotto sostegno e mutuo riconoscimento anche presso le maggiori Organizzazioni internazionali.

La presenza in Repubblica di Sua Eccellenza Cassis è altresì un’occasione fervida per esprimere, anche personalmente, la nostra più viva gratitudine per l’attenzione costante che la Svizzera ci riserva in ambito multilaterale, così come per richiamare anche la più recente attestazione di sensibile generosità ottenuta dal Governo svizzero. Ci affacciamo al nuovo semestre con la ferma volontà di sovraintendere e propiziare l’azione politico-istituzionale verso traguardi di maggiore serenità e benessere in capo ai nostri cittadini e al nostra Stato; uno Stato che amiamo fortemente e per il quale profonderemo impegno e passione, per accompagnarne l’attuale percorso verso un traguardo di stabilità e rilancio economico. Nel nostro ruolo super partes, abbiamo concordato di rafforzare nel corso del semestre il nostro alto sentimento di appartenenza a questa Terra, per stimolare nei nostri cittadini la piena coscienza dei grandi valori che ci hanno distinto nel corso dei secoli e che ancor oggi ci identificano per le nostre peculiarità identitarie e statuali.

E’ il momento di agire insieme, uniti e solidali, per far sì che il senso di comunità possa prevalere ed essere trasfuso all’interno delle Istituzioni, chiamate oggi a scelte coraggiose e lungimiranti. Nell’attuale contesto storico è nostro preciso intendimento richiamare le Istituzioni e il dibattito consiliare ad una maggiore distensione nell’affrontare il delicato tema della giustizia, che nel periodo più recente è stato al centro dell’attività istituzionale e dell’opinione pubblica.

La Reggenza rimarca la necessità che ai poteri dello Stato, nel rispetto delle più ampie garanzie costituzionali, vengano sempre garantiti e assicurati indipendenza e autonomia. In questa particolare contingenza, rileviamo quanto l’aver inserito, a rango costituzionale, il principio della prevalenza degli strumenti internazionali ratificati dalla Repubblica in tema di diritti umani sulla normativa interna, con l’espresso riferimento alla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, sia la più alta espressione di tutela e garanzia dello Stato di diritto e delle più alte prerogative nazionali, quali il rispetto dell’individuo e delle Istituzioni.

San Marino, nondimeno, dovrà comunque salvaguardare e difendere il proprio ordinamento esclusivo, nello stretto collegamento ad un senso di responsabilità, che ispiri i comportamenti di tutti gli attori costituzionali in un sistema di legalità democratica e di certezza del diritto.

La Reggenza auspica che si possa pervenire a breve all’adozione di quei provvedimenti necessari e urgenti per l’effettiva garanzia della sempre più ampia tutela dei diritti umani e del corretto esercizio delle funzioni giudiziarie; ciò al fine di ripristinare una maggiore serenità tra gli stessi poteri dello Stato e per infondere, al nostro interno e nel contesto internazionale, le più ampie condizioni di affidabilità, che possano garantire competitività anche a livello economico, potendo confidare sui capisaldi di un ordinamento giuridico snello, efficace, sostenibile e attrattivo.

La Repubblica auspica di aver lasciato alle spalle gli effetti più preoccupanti del virus cosiddetto Covid-19 da cui è stata pesantemente investita, dando prova però di essere un Paese pronto alle sfide; un Paese che è riuscito a contenere l’emergenza sanitaria, mettendo in luce capacità, risorse umane e spirito di abnegazione da parte degli operatori della sanità e di tutte le strutture preposte alla sicurezza della sua comunità. Non può mancare in questa occasione, un pensiero commosso nei confronti di chi ha pagato con il prezzo più alto gli effetti della pandemia e un sentimento di profonda vicinanza nei confronti dei loro cari.

Oggi la situazione è sensibilmente migliorata, nel rispetto di un’azione energica di attenzione e monitoraggio; in ottemperanza agli standard internazionali, sono state approntate nuove misure e attivati servizi e protocolli, che consentono di guardare al futuro, sempre con spirito responsabile, ma con maggiore serenità.

Vorremmo peraltro approfittare di questo pulpito per raccomandare alla comunità sammarinese di affrontare l’allerta sanitaria con il giusto approccio: senza panico, ma con senso di responsabilità e proporzionata cautela, nel rispetto della vita sociale ed economica che, ovviamente, deve proseguire.

Siamo certi che nelle Istituzioni debba prevalere l’obiettivo del perseguimento del diritto alla salute, ma al contempo, che sia necessario tutelare anche i diritti di libertà dell’uomo di cui la nostra Repubblica è sempre stata garante.

La piena difesa dei diritti fondamentali, in Repubblica, è intimamente correlata al mantenimento delle nostre antichissime e onorate tradizioni di democrazia e di libertà che, insieme, caratterizzano il nostro Stato e il nostro Popolo; mai venga a mancare quel buon senso che non sempre si identifica col senso comune, ma che richiama la saggezza, l’equilibrio e il senso della misura dei nostri Padri che ci hanno condotto, nel corso della storia, a mantenere inalterata la nostra secolare indipendenza.

E’ proprio attraverso il costante rispetto e la piena affermazione di questo “sentimento di ragionevolezza”, che ci sono state tramandate pagine di prestigiosa storia e narrazioni di comportamenti esemplari, non scontati, cui dobbiamo ancor oggi ispirarci per realizzare un modello di virtuosa azione.

Ci uniremo con un abbraccio fraterno e volgeremo il nostro sguardo più attento alle fasce più deboli della nostra comunità, alle famiglie in difficoltà, morale e materiale, affinché non si sentano sole, bensì affiancate da una rete di sostegno, istituzionale e sociale che, a sua volta, generi rassicurazione e fiducia.

Confidiamo fiduciosamente nel cammino intrapreso, che induce a non lasciarsi trascinare dal sentore comune di impotenza e disorientamento, determinato dalla peculiare contrazione socio- economica di portata generale; il nostro invito accorato è a volgere lo sguardo con fiducia al domani, consapevoli che il nostro Paese sta approntando una serie di misure adeguate per risanare la propria economia e per conquistarsi nuovi spazi di crescita e sviluppo.

Sosterremo con convinzione l’impegno delle nostre Istituzioni, Consiglio Grande e Generale in primis, affinché vengano promosse iniziative ed effettuate scelte coraggiose, che possano offrire nuove idee e nuovi strumenti, che accrescano la capacità del nostro Stato a diversificarsi, in linea con le nuove sfide della tecnologia, dell’innovazione, dell’impresa digitale e dell’offerta formativa per i nostri giovani.

Sono proprio i nostri giovani, oggi, al centro dell’investimento che San Marino sta disegnando e per il quale servono risorse, progettualità e ingegno, che provengano da un necessario connubio tra la solidità dell’esperienza e la freschezza delle nuove idee.

Non è pleonastico sottolineare quanto risulti oggi centrale e ineludibile l’investimento nella formazione, che rappresenta il passaporto per uno sviluppo intellettuale che favorisca ponti di dialogo e di interscambio con il mondo; una formazione che poggi su sistemi di istruzione inclusivi, flessibili e di qualità.

Rimarchiamo al riguardo, con orgoglio, il sistema formativo d’eccellenza di cui San Marino dispone a tutti i livelli ed altresì la capacità, affinata soprattutto nel periodo più recente, di garantire e mantenere gli standard più elevati, nonostante le difficoltà.

Conosciamo bene - perché abbiamo entrambi maturato un’esperienza di particolare vicinanza a tutte le fasce sociali dei nostri concittadini -, la realtà pulsante del nostro Paese, le eccellenze del nostro territorio, la creatività del nostro Popolo, l’unità morale e la volontà di tener fede alle nostre tradizioni; caratteri tutti, riconducibili al cosiddetto concetto di sammarinesità, che, mai abbandonato, richiameremo insistentemente nel corso dell’alto mandato, per far sì che venga sempre invocato quale principio ispiratore dell’azione politico- istituzionale; un’azione che fin da oggi ci impegniamo ad accompagnare e sostenere pensando alle nostre famiglie, ai nostri bambini, ai nostri anziani, ai nostri lavoratori e a tutte le donne e a tutti gli uomini del nostro Stato, che nutrono fondate aspettative per il loro futuro e per il futuro dell’amata, antica Repubblica.


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