Il Segretario agli Esteri Beccari: “Necessario disinnescare l'escalation”
Il governo dello stato ebraico, nonostante le richieste degli alleati, è convinto a rispondere all'attacco iraniano
La risposta di Israele all'attacco di Teheran arriverà, ma non si conoscono ancora tempi e modi. Il governo dello stato ebraico, nonostante le richieste degli alleati, è convinto a seguire questa linea, ma rassicura gli stati arabi confinanti – Egitto, Giordania e Stati del Golfo – che l'azione militare non li metterà in pericolo. “Gli israeliani – affermano i leader dell'Iran - non devono ripetere l'errore strategico dell'attacco al consolato, altrimenti risponderemo in pochi secondi”.
Il Segretario di Stato per gli Affari Esteri Luca Beccari esprime forte preoccupazione per l'escalation in medio oriente. Ferma è la posizione di condanna all'attacco iraniano, aggiunge, ma chiede una de-escalation e massima moderazione. “È assolutamente necessario seguire questa linea – afferma - per evitare ulteriori scenari drammatici soprattutto per tanti civili innocenti che pagano sempre il prezzo più alto”.
Preoccupato anche il ministro della difesa italiano Guido Crosetto: "Israele – dice - teme lo sviluppo della bomba atomica da parte dell'Iran". Intanto nell'incontro con le nuove reclute dell'Idf il premier israeliano Benyamin Netanyahu rimarca la posizione dello stato ebraico: Gaza "fa parte di un sistema più grande – dice - c'è l'Iran dietro Hamas ed Hezbollah, ma siamo determinati a vincere lì e a difenderci in tutte le aree". "Gli obiettivi - aggiunge - sono tre: eliminare Hamas, riavere i rapiti e garantirci che Gaza non costituisca più una minaccia".
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