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"Il villaggio della gioia". Ricordiamo don Benzi con il suo ultimo regalo

Un villaggio dove imparare a diventare genitori

di Sara Bucci
2 nov 2019
La testimonianza degli ospiti di Khorakhané
La testimonianza degli ospiti di Khorakhané

"Al campo non avevo nemmeno una casa, ora vado a scuola ed i miei genitori hanno un lavoro”. Natasha viene da un campo Rom e nonostante i suoi 13 anni sa dividere con lucidità la sua vita tra il prima ed il dopo. La sua è stata una delle prime famiglie ad essere accolta dal Villaggio della Gioia: l'ultimo regalo di don Benzi all'Emilia Romagna, un modo per noi di RTV di ricordare il “prete dalla tonaca lisa” nell'anniversario della sua morte. Alle porte di Forlì, nel villaggio, i minori a rischio di allontanamento dalle proprie famiglie vengono accolti insieme ai loro genitori: un progetto in collaborazione con il tribunale dei minori ed i servizi sociali, a cui la trasmissione Khorakhanè ha dato spazio. Nato da una intuizione di don Benzi, e dalle lacrime di un bambino affacciato alla finestra, che si chiedeva perché doveva lasciare la sua casa e la sua famiglia, se le cose non andavano per colpa dei suoi genitori. Una storia che fa da contraltare alla vicenda di Bibbiano, il cui clamore mediatico ha alimentato il timore più grande di un qualsiasi genitore. “Le cose belle prima si fanno e poi si pensano diceva sempre don Benzi”. Non ha fatto in tempo a vedere il villaggio ultimato, ma la sua intuizione è diventata solida certezza.

 Nel video la testimonianza degli ospiti della trasmissione


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