#ilfuturononcrolla: i dipendenti Bac rinunciano alla strenna per aiutare gli studenti dell'Università di Camerino

“Camerino ha una marcia in più per ricominciare dopo il terremoto - afferma chi ci abita - Perché qui c’è l’Università”. Dove ci sono i ragazzi e la ricerca è più difficile che ci si fermi per sempre, spiega la gente. Il sisma ha messo alla prova la tenuta dell’Ateneo, ma le lezioni in aula sono ripartite e tramite un sistema informatico i professori potranno raggiungere anche gli studenti che, al momento, hanno dovuto abbandonare Camerino.

Un’innovazione in parte resa possibile grazie alla solidarietà dei dipendenti della Banca Agricola Commerciale. Il personale ha rinunciato alla tradizionale strenna, così sono stati devoluti 5mila euro per l’installazione di lampade intelligenti che i professori usano per inviare tutto quello che passa sotto la telecamera di questo particolare strumento. Pagine di libri, appunti o testi viaggiano in streaming verso computer e cellulari degli universitari in aule virtuali dove tutti possono interagire, come nella realtà.

La raccolta fondi dell’istituto di credito continuerà il 20 dicembre, in occasione del concerto del cantante Mario Biondi a San Marino. Le aule fisiche sono “piene di studenti”, spiega il rettore, Flavio Corradini. E quelle computerizzate sono uno spunto per il futuro.

Mauro Torresi

Nel servizio, l’intervista a Luca Lorenzi, amministratore delegato Bac, e a Flavio Corradini, rettore Università di Camerino

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