L’impegno coraggioso di Benny Calasanzio nella lotta alla mafia

E’ un gradito ritorno, quello di Bernardo "Benny" Calasanzio, sul Titano "soprattutto adesso - ha sottolineato il segretario alla Giustizia, Casali - che il dibattito sui rischi concreti di infiltrazioni mafiose in territorio, si è fatto più serrato". A giugno, su invito di Alternativa Giovanile, il giornalista e scrittore di origini siciliane, aveva raccontato ai sammarinesi la storia sua e della sua famiglia, l’impegno civile e culturale scaturito proprio dall’assassinio prima del nonno Giuseppe e poi dello zio Paolo Borsellino, imprenditore edile omonimo dell’indimenticabile magistrato e a lui unito da un tragico destino: quello di vittime di Cosa Nostra per non essersi piegati a logiche malavitose. Calasanzio riserva un consiglio alle istituzioni, ai politici e ai sammarinesi tutti: “Non abbiate paura della verità”. Sensibilizzare i cittadini e la società nel suo insieme – ha ricordato la Reggenza – diventa dunque fondamentale, per costruire una barriera uniforme contro certi poteri occulti”. Il mezzo di contrasto più efficace si chiama “cultura della legalità”.

Silvia Pelliccioni

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