
Il brand è un concetto e riguarda anche l'impercettibile, quello che il marchio o anche una persona può evocare negli utenti. Tema che può essere affrontato sia da un punto di vista aziendale che personale, con numerose teorie e suggerimenti.
Non è bene però focalizzarsi e fermarsi troppo su certi dettami; spiega Elisa Rovesta, esperta di risorse umane e brand identity: "Proprio perché in un mercato che si evolve il brand deve evolversi di conseguenza, in alcuni casi anche anticipatamente. L'evoluzione del brand è strettamente legata all'evoluzione dei costumi, delle mode e dei mercati per quanto riguarda le aziende".
"Per quanto riguarda le persone - aggiunge Elisa Rovesta - è un concetto che è piuttosto recente, l'ufficializzazione è piuttosto recente del personal brand. Anche in questo caso ci si è adeguati o meno in funzione di certe teorie. C'è chi porta avanti una teoria ad esempio degli archetipi, quindi il dover rappresentare un certo tipo di eroe o comunque di personaggio. C'è chi invece porta avanti altre teorie che sono quelle che rispecchiano più l'autenticità".
Negli ultimi anni il brand, anche di un'azienda, è stato molto legato alla persona. Adesso inizia ad esserci un inversione di marcia: "Sicuramente in un momento così denso di mezzi di comunicazione come i social, il sito, le newsletter - aggiunge - tutto quello che riguarda la comunicazione, il brand è molto legato a un'azienda in questo momento storico. Certo è che insieme al brand va di pari passo, poi diciamo che il brand è una forma, se così si può dire, deve essere comunque da andare di pari passo con una sostanza".
Nel servizio l'intervista a Elisa Rovesta (Esperta risorse umane e brand identity)