Incendio Chiesanuova: pericolo per la salute dei residenti. In eternit il tetto del capannone andato distrutto

Il giorno dopo, colonne di fumo si levano ancora dal capannone distrutto dalle fiamme, ma fortunatamente senza vittime. A bruciare, il fieno all’interno ma ciò – assicurano i vigili del fuoco di Novafeltria - non rappresenta più alcun pericolo. All’origine del rogo – fa sapere la Polizia Civile - l’autocombustione del letame. Il capannone era, infatti, adibito a stalla o porcilaia. Una mucca e un toro - quest’ultimo si trovava in un recinto esterno ma vicinissimo all’incendio - sono stati prontamente portati in salvo. La struttura, già danneggiata dall’abbondante nevicata dello scorso inverno, ora è completamente inagibile.
Il fuoco distrugge e in questo caso, oltre ai danni materiali, potrebbe causare gravi rischi alla salute. Il tetto del capannone incendiato è in eternit, così come gli altri adiacenti. E i proprietari abitano a pochi metri. Quindi, davvero esposti all’inalazione di polveri nocive.
[Nel servizio l'intervista a Pier Giovanna Carlini, titolare azienda agricola]

Silvia Pelliccioni

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