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Incidenti stradali 2018: meno morti, ma sono più giovani

Tra le vittime della strada, aumentano gli utenti vulnerabili, come i pedoni

di Francesca Biliotti
29 lug 2019
Circolazione in strada
Circolazione in strada

Aci e Istat diffondono gli ultimi dati sugli incidenti stradali riferiti al 2018: calano i morti, -1,6%, per un totale di 3.325 contro i 3.378 del 2017; gli incidenti, -1,5%, 172.344 in totale, e i feriti, -1,7%, 242.621, ma l'Italia è lontana dall'obiettivo europeo di dimezzare il numero di morti in incidenti stradali entro il 2020. I costi sociali dell'incidentalità stradale sono stimati pari all'1% del Pil nazionale. Come fa notare il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani, “rispetto allo scorso anno registriamo, purtroppo, un aumento delle vittime delle categorie vulnerabili, in particolare tra i pedoni”. Questi ultimi sono stati 609, in aumento dell'1,5%. Gli utenti vulnerabili rappresentano il 50% circa dei decessi totali. Tra i morti sulle strade aumentano i giovani: nella fascia d'età compresa tra i 15 e i 19 anni sono cresciuti del 25,4%. Gli anziani tra i 70 e i 74 anni del 22%, i ciclomotoristi del 17,4%. Diminuiscono però ciclisti (-13,8%), motociclisti (-6,8%), e automobilisti (-3%). Più morti sulle autostrade, diminuiscono in città e sulle strade extraurbane. Le cause degli incidenti sono distrazione, mancata precedenza e velocità elevata: rappresentano complessivamente il 40,8% delle circostanze. I mesi estivi, infine, si confermano periodo con maggior numero di incidenti e vittime. Agosto, in particolare, è quello più pericoloso in assoluto.


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