
Più di un infortunio al giorno. I dati a San Marino fanno riflettere: sono stati 483 quelli trattati dalla Polizia Civile nel 2024. Solo 6 in meno meno rispetto all'anno precedente, che rispetto al 2022 aveva registrato 60 incidenti in più. A ricordare i numeri è l'Usl, che lancia l'allarme e denuncia preoccupazione: “Nel campo dei diritti si stanno facendo passi indietro – afferma -. La legge in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, all'avanguardia quando è stata scritta, non è stata del tutto attuata e ha bisogno di essere rivista. Questo si traduce nell'esposizione al rischio di tanti lavoratori”.
La mente corre a un grave incidente avvenuto poco fa, ovvero quello che ha visto coinvolto Mattia Ceccoli, agente della Polizia Civile, investito mentre era in servizio. Usl esprime vicinanza e ricorda come sia “fondamentale garantire a chi lavora in strada presidi di sicurezza ancora maggiori, così come una formazione completa”. “Nel giro di un paio di settimane abbiamo assistito a tre gravi incidenti sul lavoro – ricorda la Csu -, un trend increscioso che va immediatamente invertito”.
Esprime solidarietà ai lavoratori coinvolti e ribadisce: “Garantire la sicurezza è una responsabilità collettiva che coinvolge istituzioni, imprese e società civile”. Da qui la richiesta di più controlli e rigorose sanzioni. Sollecita l'Ufficio di Statistica a fornire dati sugli incidenti ed elaborarli per mettere in campo misure mirate. “L’obiettivo – continua – dev'essere alleggerire il carico psicofisico individuale e ridurre così cali di attenzione e stati di affaticamento, tra i principali fattori del rischio infortuni”. Infine denuncia la consuetudine – dice – del riconoscimento della prognosi entro i 30 giorni al fine di evitare l'apertura della procedura penale nei confronti del datore di lavoro.